tEa TiMe

Ormai prossimi al primo raccolto dell'anno, due video sulla pianta del thè.
JING TEA SHOP Thè pregiati direttamente dalla Cina

fLiRtInG - SaWaKo

sPiRitO DeL tEmPo / sPiRitO dELLa ViTa


MUSIC : EXPLOSION IN THE SKY
WORDS : TERRENCE MALLICK


MUSIC : BOARDS OF CANADA

Landmannalaugar - Iceland

Get the flash player here: http://www.adobe.com/flashplayer

Joanna Newsom - Have One On Me



Se una volta mi avessero chiesto cosa mi sarei aspettato da un album composto da una ragazza che suona l'arpa, la mia risposta sarebbe stata sicuramente molto ironica. Infatti, nonostante ricerchi sempre qualcosa di diverso da ascoltare, l'approccio a sonorità che si discostano notevolmente dal mio percorso musicale spesso mi sembra laborioso e pesante e così preferisco abbandonarne l'ascolto, riproponendomi magari di riprenderlo in futuro. Tutto questo prima di ascoltare Joanna Newsom però.
Folk, avanguardia, musica appalachiana(?),musica tradizionale, psych,cantautorato,pop.... questa macedonia di etichette che sono state date alla musica di Joanna, pur evidenziandone le molteplici sfumature stilistiche, sminuiscono e snaturano quello che per me è stato fin dal primo momento un ascolto totalizzante. Qualsiasi catalogazione è meglio lasciarla ai critici,perchè il suono evocativo dell'arpa e la mutevole voce di Joanna sono qualcosa su cui abbandonarsi incondizionatamente, per lasciarsi così trasportare in atmosfere che solleticano lo spirito e giocano con la nostra immaginazione.

ARCOIRIS WEBTV


WebTv indipendente che grazie alle potenzialità della rete si propone di offrire ai propri utenti un'informazione senza censura e libera da condizionamenti economici, visto che il sito si avvale oltre che di un gruppo di generosi giornalisti anche del contributo del popolo del web. Parlare di questa Tv solo come di un canale libero sarebbe comunque riduttivo in quanto oltre a documentari di inchiesta si possono trovare anche contributi che vanno dai cartoni animati ai cortometraggi,dallo sport al teatro, il tutto a formare un archivio già molto vasto e visibile facilmente in streaming con un semplice click.
Sicuramente un ottimo progetto per chi ricerca nella rete una valida alternativa allo squallore e alla reticenza della televisione odierna.

LINK AD ARCOIRISTV

STANDING ARMY



Documentario sulle basi militari americane nel mondo. L'inchiesta pone l'attenzione sulla funzione reale che queste svolgono, sottolineando come le esigenze belliche, contro il nemico russo una volta e contro il terrorismo globale oggi, non siano altro che un pretesto per coprire i reali interessi che si celano dietro a ogni guerra che gli Stati Uniti hanno intrapreso negli ultimi sessant'anni, ovvero la necessità di controllare direttamente le zone del pianeta più ricche di materie prime, dalle quali dipende il mantenimento del vorace sistema economico americano.
Il quadro che esce da questo documentario spiega come l'attuazione sistematica di questa politica abbia portato alla nascita di un'industria bellica permanente che, sia per interessi delle multinazionali che la costituiscono sia per il suo stesso mantenimento, necessità di una continua espansione dell'influenza militare americana attraverso la costituzione di nuove basi o il potenziamento di quelle esistenti. by pH

TRAILER

Agf / Delay / Pan Sonic @ Transart Festival - Chiusa (BZ) - 20/09/08

Subito dal nostro arrivo capiamo che sarà una grande serata.
Arrivati al BETON, cementificio post-modern nel ricchissimo süd-tirol, assaporiamo la cura dei particolari ed il rigore teutonico diffusi nell'aria: non si entrara prima dell'orario stabilito, ma incoraggiati da un sottofondo musicale degno di un film di Lynch cerchiamo di carpire cosa ci aspetta all'interno.
Luci ben posizionate, linee discontinue e la selezione dei materiali rende questa location davvero fantastica.
Entrati ci incamminiamo verso quello che sembra un garage delux.
AGF comincia con i suoi suoni acuti e scoordinati, frasi altisonanti, bombardandoci con meta messaggi pornografici arricchiti da una serie di fotografie in slide interessanti ma inferiori alle aspettative. Si alternano pezzi nuovi e vecchi, potenti, distorti e convulsi basi interamente derivate dal laptop (apple) ma saggiamente modulate live.
Dopo contorsioni mistiche e breakbeat violenti si ritirano in una coltre di fumo.
Neanche il tempo di un pit-stop che entrano in scena i Pan Sonic!
Formazione ormai storica composta dai finlandesi Mika Vainio and Ilpo Väisänen, noti bruciatori di tweeders e temuti da tutti i fonici. Cominciano cauti e indugiano su effetti minimal stereo-pan che rischiano una psicosi di massa; partono con un flow minimal techno molto ritmico ma estremamente studiato dove non si susseguono mai due battute uguali. Evolvono in meglio con suoni carichi e saturi; rispetto ai progetti precedenti, come Kesto, si nota una maggiore sovra-armonia ed un rispetto maggiore per i timpani altrui! Molto ispirati i due non mollano un colpo e proseguono traccia dopo traccia nella loro manipolazione mentale fino alla fine, anche qui accompagnati da supporti video non sufficienti. Stranamente troncano con malgrazia quasi tutte le canzoni dopo un'iperbole di potenza ed impeto sempre crescente...
L'ottimo impianto audio ha retto il colpo e noi, soddisfatti, rientriamo nel mondo vero! by roTeUs

Mogwai @ Soundlabs 2008 - 26/07/08

E' difficile esprimermi sulla performance dei Mogwai in quanto nessuna combinazione di parole può descriverla nella pienezza della sua intensità. E' come trovarsi in un "concerto di sensazioni", in cui si viene guidati dalle strofe dilatate e dalle sonorità intense ma distese in un crescendo che sfocia in ritornelli dalle ampie distorsioni nelle quali si raggiunge il totale coinvolgimento. A prendere forma è la voglia di lasciarsi andare ad un abbandono incondizionato distaccandosi per un pò dalla realtà, in quanto cresce la consapevolezza di trovarsi in uno stato emozionale che la vita di oggi ,per tempi e opportunità,d ifficilmente concede. Presa coscienza di questa volontà e messala in atto si sprofonda verso una sublimazione delle proprie percezioni; tutto il resto per due ore può aspettare. by pHiL

"Un bacio romantico" di W. Kar-Wai


my blueberry nights (movie), inserito originariamente da celeste_nostalgia.

"Un bacio romantico" è un film splendido e Kar-Wai si conferma come il regista più raffinato dei nostri tempi. Inutile e superfluo descrivere a parole l'intimità dei sentimenti descritti e la sensibilità con la quale questi vengono affrontati. La storia si sviluppa in cornici sub-metropolitane dense di chiaro-scuri magistralmente immortalate dalla fotografia di Darius Khondji. ***/4 by pHiL

"Talvolta la distanza tangibile tra due persone puo' essere minima ma quella emotiva enorme" Kar-Wai

"Il treno per il Darjeeling" di W. Anderson



Anderson rielabora nuovamente il tema a lui più caro, la famiglia e i (non)equilibri su cui questa si fonda. La storia si basa sui medesimi meccanismi narrativi e descrittivi già dei "Tenenbaum" e de "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" e questo penalizza il film di Anderson che sempre è riuscito a spiazzare lo spettatore grazie all'originalità della storia e dei personaggi. La scelta di ambientare il film in India si rivela comunque azzeccata e ben si abbina al cinema andersiano: la sua passione per gli oggetti trova pieno sfogo negli ambienti indiani carichi all'inverosimile di particolari ornamenti e la vasta tavolozza cromatica che esplode letteralmente a colorare ogni angolo dei treni e dei bazar indiani fa da sfondo ideale ai suoi personaggi che nonostante le loro continue bugie e nevrosi risultano comunque sempre piacevoli e interessanti.
Il film è una commedia piacevole, anche se per i fan del regista come me è lecito aspettarsi qualche passo avanti. **/4 by pHiL
Trailer nella colonna di destra

"Non è un paese per vecchi" di J. & E. Coen


, inserito originariamente da rattlingdjs.

"Quello che provi tu non è una novità. Questo paese è duro con la gente. Non puoi fermare quello che sta arrivando. Non dipende tutto da te. È semplice vanità. "
I Coen pongono l'attenzione sulla condizione dell'uomo comune e sul suo ruolo all'interno della storia ai giorni nostri. La vita, e in particolar modo la sua prosecuzione, non è determinata dal destino ma dalla casualità: ognuno è padrone di se stesso solo fino a quando non si ritrova nello stesso punto temporale nel quale convergono una serie di eventi e dinamiche di fronte alle quali il singolo non ha potere decisionale. A quel punto la volontà del singolo non conta, non contano i suoi diritti nè la sua dignità, e la vita stessa di una persona dipende dalla casualità (il lancio di una monetina nel film). Il cinismo della contemporaneità ,che si esplicita nella vita di tutti i giorni in processi ai quali l'uomo comune non partecipa se non passivamente (decisioni politiche, interessi economici, guerre e altro), è impersonificato nel film dallo spietato Anton Chigurh interpretato da uno Javier Bardem superlativo. Il killer dal nome quasi impronunciabile ha come arma una pistola ad aria compressa usata per uccidere gli animali nei mattatoi; le persone sono messe sullo stesso piano della carne da macello, e quindi sacrificabili per interessi considerati più importanti.
"Non è un paese per vecchi" è un film dai forti contenuti simbolici (al pari della "25a ora") e ci riconsegna ,dopo alcuni passi a vuoto, due grandi cineasti come i fratelli Coen. ***½/4 by pHiL


Trailer nella colonna di destra

"Paranoid Park" di Gus Van Sant


paranoid park _08, inserito originariamente da arh_tek.

In "Paranoid Park" Van Sant si concentra sulla vita degli adolescenti attraverso la figura di uno skater -Alex- che in maniera assolutamente involontaria causa la morte di un guardiano notturno della ferrovia durante una bravata. Da questo tragico episodio non segue uno sviluppo narrativo del film ma quello psicologico del personaggio che decide di non far parola con nessuno dell'accaduto. La bellezza del film è nell'adozione di una sceneggiatura semplice, dove più che i dialoghi o le forti caratterizzazioni dei personaggi, sono premiati i piccoli gesti, i semplici discorsi tra giovani e le loro reazioni emotive (la scena della doccia di Alex è uno dei momenti migliori del film). Da qui due scelte importanti: quello di trovare gli attori attraverso myspace e quella di una regia che brilla per la capacità di non "imporsi" ma di "saper ascoltare" le situazioni nel quale si vengono a trovare i ragazzi nella loro quotidianità, riprendendo talvolta da punti di vista quasi nascosti; il distacco della regia permette così di entrare senza filtri in un mondo dal quale i grandi sono esclusi ,rappresentato dal luogo per andare in skate chiamato Paranoid Park, e di poterne così apprezzare le emotività e le fragilità.
Notevoli le scene di skate riprese in super8 con le musiche di Ethan Rose e la fotografia di Christopher Doyle (già in "2046 e "In the mood for love" di Kar-Wai). ***½/4 by pHiL
Trailer nella colonna a destra

"Sea-organ" @ Zadar , Croazia


DSC02957, inserito originariamente da mebtang.

Struttura di marmo alle adiacenze del mare, questo organo marino costruito dall'architetto Nikola Bašić è uno strumento di musica auto-generativa naturalmente alimentato: le onde infrangendosi su di esso infatti si incanalano in 35 diversi tubi differentemente "accordati" producendo un suono ipnotico ed inebriante che varia a seconda della marea, dell'intensità delle onde e dalla direzione del vento.
La location è Zadar, piccola cittadina turistica della Croatia. Questa scalinata sul mare fa parte di un progetto urbano più ampio ed articolato.
Persino l'illuminato Alfred Hitchcock disse che da qui si può godere del tramonto migliore del mondo.

Consigliato a chi ha una giornata da perdere in pieno collasso meditativo. Semplicemente fantastico!!!
by Roteus


VIDEO nella colonna a destra

Cantine Marchesi Antinori a Bargino, San Casciano Val di Pesa (Fi)


Progetto delle cantine Antinori, nato dalla collaborazione tra Marco Casamonti e lo Studio Archea di Firenze. Il complesso è completamente ipogeo e al suo interno si sviluppano non solo le strutture preposte alla produzione vinicola ma anche un auditorium, un ristorante, un asilo, una biblioteca e parcheggi. Visivamente notevole,la struttura,anche per le dimensioni, più che dall'uomo sembra essere stata plasmata dalla natura stessa dopo decenni di movimenti e cedimenti del terreno; questo fa sì che l'intero organismo non emerga come un elemento estraneo al contesto in cui è inserito ma come parte costituente. by pHiL
http://www.archea.it/

"Light Pool" - Takagi Masakatsu

Takagi Masakatsu è un visual artist affermato a livello mondiale per le sue installazioni video, che gli hanno anche permesso di collaborare con artisti del calibro di David Sylvian e Cornelius. Anche se nelle sue opere il sonoro non può prescindere dal visivo e viceversa, è comunque il video che colpisce per intensità e capacità artistiche. La cura che Takagi dedica a questa componente si capisce dal fatto che è da questa che inizia tutto il processo creativo, e solo a fine montaggio il suono viene aggiunto. La molteplicità degli effetti digitali usati è ampia e particolare, quasi a comporre una tavolozza con la quale i soggetti dei video vengono messi in risalto in un crescendo di colori e deformazioni, dove i corpi si compenetrano e dialogano con la natura circostante. La purezza delle soggetti, il gusto per le piccole piccole cose e la semplicità delle situazioni in cui si sviluppano le opere arrivano dai ricordi dell'infanzia ,che fanno da ispirazione e permettono alla sconfinata creatività di Takagi di esprimersi a creare delle vere e proprie tele d'autore. by pHiL

"Cloud" - Troika


Troika - Cloud - 2008, inserito originariamente da terminal5insider.

"Cloud" è una scultura digitale commissionata da British Airways e si trova nel terminal londinese dell'aereoporto di Heathrowed. L'installazzione è formata da 4638 dischi rotanti di color argento e nero che si muovono come le tessere dei tabelloni orari alle stazioni dei treni o degli aereoporti, e che grazie a un computer sono gestiti singolarmente. L'effetto di insieme è una scultura metamorfica in continuo cambiamento, attraversata da onde nere e argentee che si fondono e si confondono lungo i 5 metri dell'installazione sospesa nel vuoto tra le scale-mobili del terminal.(Video + Link nella colonna a fianco) by pHiL

Liars @ Init - Roma 15/11/07


Angus Andrew -voce e chitarra
Aaron Hemphill -chitarra, percussioni
Julian Gross - batteria
Giovedì sera: pioggia a dirotto, freddo, traffico Romano, strade piccole e sconosciute da percorrere senza sapere di preciso se condurranno all’Init, anche questo un’incognita come locale, ma l'occasione è imperdibile.
Entro accolto dalle calde note di Kid-A e ho modo di apprezzare subito lo splendido palco che domina la sala e sul quale sono già predisposti gli strumenti. Batteria, amplificatori,chitarre, effetti… dopo aver visto concerti suonati con computer e strumenti elettronici un palco del genere suscita emozioni un po’ sopite….
Luci soffuse; entrano il chitarrista, il batterista,un elemento di supporto e il concerto finalmente inizia… sull’onda dell’intro strumentale fa il suo ingresso di soppiatto il cantante, sfoggiando un perfetto completo bianco e gesticolando in maniera sincopata ,quasi a caricarsi come un giocattolo a molla. Il suo impatto è notevole: se da una parte non smette di muoversi con movimenti continui, una mimica facciale degna di Jim Carrey e un modo di usare il microfono alquanto perverso, dall’altra è con il suo ingresso che gli altri componenti del gruppo trovano modo di esprimersi al loro meglio,non dovendo interagire con il pubblico e dedicandosi solo alla parte musicale . Il gruppo sembra diviso in due parti,ognuna con un ruolo distinto ma con un’unione di intenti, che confluisce in una performance intensa e trascinante. Lui ,anche per il completo bianco,sembra uno spirito impazzito che trova energie nella musica; come un processo osmotico nel quale le sonorità torbide e le ritmiche incalzanti della parte musicante trovano piena sfogo nella performance teatrale di lui. Andrew diviene quindi espressione totale e carnale della loro musica , e a fine concerto è la sua figura sudata e consumata dalla fatica (completamente all’opposto del suo elegante ingresso in completo) a essere prova della grande intensità compositiva e esecutiva dei Liars, un gruppo che trova modo di esprimersi al meglio nella performance live soprattutto in virtù delle canzoni derivanti dal penultimo disco "Drum's not dead" che costituisce ad oggi anche la loro produzione migliore in studio. by pHiL

P.S. : l’Init si è rivelato essere un ottimo locale sia come struttura che come scelte artistiche. Vedi LINK